Gli italiani guardano agli investimenti Esg Gli italiani guardano agli investimenti Esg

Sostenibilità: come cambiano gli investimenti degli italiani

“Nella prima giornata della Settimana Sri si è parlato di nuovi orientamenti dei risparmiatori: più prudenza, maggiore raccolta di informazioni, il focus sulla famiglia e l’attenzione Esg…”
Gli italiani guardano sempre più agli investimenti Esg
Gli italiani guardano sempre più agli investimenti Esg

 

 

 

 

 

 

 

La propensione degli italiani agli investimenti è cresciuta nell’ultimo biennio, ma sono cambiate le abitudini finanziarie: più prudenza, maggiore raccolta di informazioni e un focus più diffuso sulla famiglia. Senza dimenticare la natura sostenibile e responsabile degli investimenti.

È quanto emerge dalla ricerca “Finanza sostenibile in tempo di crisi: la percezione dei risparmiatori”, presentata nel primo giorno della Settimana SRI e condotta dal Forum per la Finanza Sostenibile in collaborazione con BVA Doxa e il sostegno di Etica Sgr, J.P. Morgan Asset Management, Natixis Investment Managers, Sella SGR.

Più investimenti, ma a basso rischio

La Settimana SRI, giunta quest’anno alla sua decima edizione, si è aperta l’11 novembre con un approfondimento sui nuovi orientamenti dei risparmiatori, tra emergenza sanitaria e ripresa economica. In questa occasione è stata presentata la ricerca “Finanza sostenibile in tempo di crisi: la percezione dei risparmiatori”, che ha coinvolto mille investitori e risparmiatori over 25 anni che hanno investito nell’ultimo anno almeno 1.000 euro.

Dai risultati emerge che mentre nel biennio 2020-2021 sono aumentati gli individui che vivono in povertà assoluta, dall’altro una parte significativa degli italiani ha incrementato la quota dei propri risparmi e investimenti rispetto al consueto (27% degli intervistati). Quasi la metà dei risparmiatori ha modificato o sta modificando in modo rilevante le proprie abitudini finanziarie a seguito dell’emergenza sanitaria e della conseguente crisi economica. I principali cambiamenti riguardano: la finalità dell’investimento, orientato ad accantonare somme più elevate per il futuro della propria famiglia (40%), l’attenzione crescente alle informazioni sui mercati e sulla situazione economica (28%) e la definizione del profilo di rischio e dell’orizzonte temporale degli investimenti (23%).

Prevale poi una maggiore prudenza, con il 66% degli intervistati che predilige investimenti a basso rischio. E se il 43% dei risparmiatori ha incrementato l’utilizzo dei canali digitali per gestire i propri prodotti di risparmio e investimento, cresce la necessità di affidarsi a consulenti esperti (70%).

Cresce l’interesse Esg ma serve più educazione finanziaria

Il cambiamento delle abitudini finanziarie riguarda anche la questione della sostenibilità ambientale, sociale e di governante (Esg). Il 77% degli intervistati conosce in modo più o meno approfondito gli investimenti sostenibili e responsabili (SRI). Il 18% degli intervistati ha già sottoscritto prodotti SRI e di questi, il 35% ha incrementato la quota di investimenti sostenibili a seguito della pandemia e il 57% pensa di farlo in futuro.

Per l’82% dei risparmiatori, nelle scelte di investimento i temi Esg sono molto o abbastanza importanti. L’ambiente rimane l’ambito predominante, anche se la pandemia ha contribuito ad aumentare l’attenzione alla sfera sociale. Nonostante questo maggiore interesse nell’ultimo biennio, la minoranza degli intervistati (46%) dichiara di ricevere dalla propria banca, assicurazione o consulente finanziario più informazioni sugli investimenti sostenibili rispetto al passato. E sempre una minoranza (47%) percepisce un aumento delle competenze e dell’attenzione a questi temi nel settore finanziario. Questi elementi suggeriscono che serve più informazione e educazione finanziaria da parte dei protagonisti del settore e che il modo di comunicare delle banche e degli operatori finanziari può e deve aumentare in efficacia.

“I dati confermano che l’attenzione dei risparmiatori ai temi della sostenibilità e più nello specifico a quelli della finanza sostenibile è in crescita. Occorre sostenere questo interesse aiutandoli a migliorare le loro conoscenze di base e più in generale l’educazione finanziaria. L’attenzione alla sostenibilità è e sarà un fondamentale driver della reputazione delle aziende e delle banche”, ha sottolineato durante il convegno Simone Pizzoglio, Partner eHead of BU Finance&Utilities di BVA Doxa.

 

Questo articolo è stato realizzato dalla redazione di STAMPA FINANZIARIA.IT

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