La copertina del Diario di Contship

 

 

 

 

 

 

 

 

Ha senso sponsorizzare uno strumento a bassa tecnologia come il diario scolastico al tempo di Messi e Ironman? Sì, se si investe sulla creatività, sul rapporto col territorio e sul lungo periodo.

Accreditamento del marchio, coinvolgimento della comunità locale, marketing di lungo periodo. L’idea del Diario di Contship è nata nel lontanissimo 2006, l’era pre-iPhone, eppure è ancora vivace dopo 14 anni, con la presentazione della nuova edizione 2019-2020 dedicata allo sbarco sulla luna. Un’idea semplice e apparentemente suicida: quante possibilità di successo poteva mai avere la sponsorizzazione di un banale diario scolastico, quando l’inizio delle lezioni è annunciato da un’invasione di principesse e supereroi, palloni d’oro e tormentoni televisivi? Invece il Diario di Contship non è mai stato banale e anche quest’anno uscirà in 10 mila copie, facendo come sempre il tutto esaurito nelle 28 scuole elementari in cui il progetto è attivo, tra Ravenna, La Spezia, Melzo e Marina di Carrara. Con unanime consenso di genitori, studenti e insegnanti e con buona pace dell’Uomo ragno, costretto a restarsene incollato agli scaffali. Un caso da manuale di content marketing: la ricetta vincente sta nella magica formula del playful learning. Impossibile abdicare all’inglese, soltanto pronunciare le parole “pedagogia ludica” farebbe cascare le migliori intenzioni. Invece, in 14 anni, le pagine del diario non sono mai state barbose, grazie a colori, personaggi, cacce al tesoro, quiz, sticker, esperimenti a tema, che ogni anno cadenzano il passare dei giorni. Negli anni, il Diario ha proposto di costruire vulcani e codici crittografati, orologi e piramidi, passando dall’art attack al piccolo chimico e dai porti fino alle astronavi dell’ultima edizione. “È dal 2006 che Contship, attraverso il Diario e il progetto Porto Lab, offre ad alunni e insegnanti strumenti didattici complementari per indagare la realtà che ci circonda attraverso il racconto della logistica e il paragone con altri campi del sapere umano: dopo la geografia, la storia, l’alimentazione e lo sviluppo sostenibile, è il turno dello spazio”, ha dichiarato Daniele Testi, direttore Marketing e Comunicazione del Gruppo Contship Italia, che ha scommesso sulla collaborazione, ormai inossidabile, con due educatori scientifici, Emanuele Breveglieri e Roberta Barzaghi. Nel loro studio-laboratorio di Milano, in cui creano corsi di didattica ludica per le scuole e di team building per le aziende, Emanuele e Roberta trasformano il tema dell’anno in giochi, esperimenti, attività, puzzle, fumetti. Una volta definito il content, compongono lo storyboard del Diario e lo avviano al marketing, cioè ai grafici, che hanno il compito di vestire le idee con soluzioni fantastiche. Probabilmente ispirandosi a Edna, la fashion designer degli Incredibili.