«Molti pensano che la realtà virtuale sia una cosa complicata, che richiede visori, attrezzature, risorse, ma in realtà per vivere un’esperienza immersiva completa basta lo smartphone, come ha mostrato molto bene il video a 360° delle Frecce Tricolori nel cielo di Roma il 25 aprile 2020», Alberto Pertile, direttore marketing di VisualPro360, racconta così lo scenario che si apre per le imprese post emergenza Covid-19.
Il mondo degli eventi e delle fiere ha subito un colpo durissimo dal lockdown anti Covid-19, ma l’alternativa sembra essere a portata di mano, proprio grazie alla realtà virtuale: «Oggi le dotazioni professionali necessarie per effettuare riprese a 360° sono inferiori a quelle di un video tradizionale», spiega Pertile: «produrre il video immersivo per uno stand fieristico o una linea di produzione può consentire un risparmio del 30-40% rispetto a un video istituzionale o uno spot pubblicitario, a fronte di un risultato sorprendente, che permette all’utente di vivere un’esperienza quasi tangibile con la realtà virtuale».
Molti grandi eventi stanno già prendendo questa strada: la Mostra del Cinema di Venezia immagina eventi in streaming e Pitti Immagine studia una piattaforma online per far incontrare espositori e compratori.
Dal reale al virtuale in quattro mosse
Quali sono le modalità per trasporre efficacemente la realtà in un ambiente virtuale con interazioni reali? Gli strumenti di base sono quattro.
- Ambiente digitale. È l’ambiente sintetico in cui saremo immersi ed è completamente personalizzabile in ogni suo aspetto. Potrebbe essere, per esempio, un ambiente che riproduce fedelmente ciò che gli utenti sono abituati a frequentare, come un flagship store, o, al contrario, un ambiente totalmente nuovo, che permette di spaziare con la fantasia e di generare esperienze innovative, originali e non riproducibili nel mondo reale o perlomeno all’interno di una struttura espositiva o di vendita.
- Piattaforme di networking. L’efficacia del progetto è legata alla distribuzione attraverso piattaforme compatibili: i sistemi digitali esistenti contemplano quattro standard principali: la piattaforma web (specifica per i personal computer), le piattaforme Android e IOs, la piattaforma Windows SteamVr dedicata alle postazioni di realtà virtuale evolute ad alte prestazioni. L’esperienza può essere fruita sia attraverso un visore per la realtà virtuale sia da pc sfruttando il mouse o il touch screen, con velocità elevate, grazie all’estensione della rete in fibra ottica e alle nuove frequenze 5g, che stanno gradualmente omologando i tempi di risposta anche a livello territoriale.
- Negozio interattivo. L’emergenza Coronavirus ha definitivamente rotto gli argini dell’e-commerce, che pure si era sviluppato in maniera esponenziale nell’ultimo decennio. La realtà virtuale permette di integrare l’esperienza di acquisto manipolando gli oggetti e, quindi, sperimentando un’esperienza di acquisto complessa e coinvolgente: l’immersione virtuale generata da un visore permette di interagire con l’ambiente, toccare i beni, muoverli nello spazio, sperimentarne l’uso, fino a compiere azioni impossibili nella realtà, come per esempio sollevare con una mano il motore di una grossa macchina agricola.
- Virtual webinar. A differenza delle videochiamate a due dimensioni via Zoom, Skype o Meet, il Virtual webinar permette l’immersione totale nell’ambiente in cui si incontrano gli altri interlocutori: colleghi, formatori, pubblico. Un ambiente fortemente coinvolgente per i partecipanti, che vivono un’esperienza reale di discussione, scambio di informazioni e apprendimento, utilizzabile per eventi aziendali, corsi di formazione, soluzioni di smartworking in realtà virtuale.
«Le esperienze virtuali consentono di sfruttare tutte le opportunità della comunicazione digitale», conclude Pertile: «dai supporti informativi – quali modelli 3D, infografiche animate, pdf, video, fotografie, audio e dialoghi live – agli strumenti di analisi, misurazione e rendicontazione delle interazioni, e possono essere fruite con grande flessibilità da Pc, da smartphone o tablet oppure con visori Vr. Mentre in termini di realizzazione, è sufficiente definire il numero di soggetti da coinvolgere e le caratteristiche degli ambienti in cui si muoveranno gli avatar per mettere a punto un progetto personalizzato per ogni specifica realtà produttiva o eapositiva, come per esempio i Musei d’impresa».
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Questo articolo è stato realizzato dalla redazione di STAMPA FINANZIARIA.IT
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