Il Congresso Astronautico Internazionale 2024 (Iac), giunto alla sua 75esima edizione, ha registrato un numero record di partecipanti, con 2.300 organizzazioni provenienti da 106 Paesi diversi. L’evento si è tenuto dal 14 al 18 ottobre in Italia, a Milano, nel 60° anniversario del lancio del primo satellite artificiale tricolore, il San Marco I, partito il 15 dicembre 1964 dalla base Nasa di Wallops Island, sulla costa della Virginia, negli Stati Uniti.
La space economy vola
La space economy, o economia dello spazio, fa riferimento a quel settore dell’economia collegato alle missioni spaziali e include la progettazione e costruzione delle infrastrutture e dei veicoli spaziali – come razzi, navicelle e satelliti – e tutta la filiera di beni e servizi a esse correlati. Un’industria complessa che sviluppa tecnologie con importanti ricadute per l’economia globale.
L’attuale valore della space economy è superiore ai 400 miliardi di euro a livello mondiale, mentre in Italia vale 3 miliardi di euro ed è destinato a crescere sensibilmente nel prossimo futuro, visto che sarà destinatario di oltre 7 miliardi di euro di finanziamenti pubblici nel periodo da qui al 2027. Uno scenario di crescita che già da anni attira l’attenzione degli investitori.
Astronauti e presidenti
A testimoniare la rilevanza del settore, in cui operano centinaia di operatori, dalle piccole aziende iperspecializzate ai campioni nazionali come Leonardo, è arrivato il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, che ha visitato personalmente Iac 2024, stringendo la mano agli astronauti italiani Luca Parmitano, Samantha Cristoforetti e Paolo Nespoli.
Uno dei momenti salienti dell’Iac è stato il primo Global Space Leaders Summit della Federazione astronautica internazionale (Iaf), che ha riunito 60 capi di agenzie e uffici spaziali: la più grande assemblea di leader di nazioni spaziali consolidate e di paesi emergenti, volta a favorire la cooperazione spaziale, la governance e la sostenibilità. Mentre la presenza di 25 astronauti internazionali ha consentito di sensibilizzare il pubblico, gli studenti e i giovani professionisti, ai temi dello spazio e dell’educazione spaziale globale.
L’Italia a Iac 2024
Tra i 530 espositori provenienti da tutto il mondo, c’erano moltissime realtà italiane e internazionali, a partire da Thales Alenia Space, joint venture tra la francese Thales e il gruppo Leonardo, e realtà specializzate come Barcella, leader nello sviluppo e produzione di componenti in materiali compositi ad alta tecnologia, che ha presentato progetti innovativi nell’ambito della costruzione di strutture per le costellazioni satellitari; Cospal Composites, attiva nella fabbricazione di componenti per il settore aeronautico e aerospaziale; Intella, impegnata nella creazione di software e algoritmi avanzati di intelligenza artificiale per catalizzare l’innovazione nel settore spaziale; Sabelt, azienda torinese che negli ultimi anni ha adattato le sue competenze in cinture di sicurezza e tecnologie avanzate al contesto spaziale.
Per tutti, l’appuntamento è all’edizione numero 76, che si terrà a Sidney, in Australia, dal 29 settembre al 3 ottobre 2025.
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