Il team di E-Lab

Il team di E-Lab, che ha realizzato una ricerca sulla casa del futuro

 

 

 

 

 

 

 

E-Lab, il laboratorio di innovazione strategica di Everel Group, ha lanciato la sua ricerca dedicata alla casa del futuro. Il documento, che punta a diventare uno strumento strategico per aziende, stakeholder e studiosi dei processi economici, ha individuato nell’interattività, nella connessione e nell’inclusività gli elementi chiave della casa del futuro, che cambierà faccia e ruolo nella vita di tutti i giorni. Vediamo cosa si trova nel rapporto.

La casa post-pandemia

In oltre cento pagine, il report affronta le diverse attitudini di ogni settore della casa del futuro, facendo un excursus tematico su tendenze, strumenti, materiali e indagando l’interazione uomo-macchina.

Si parte così  dalla casa e dalle nuove funzioni acquisite nel post pandemia, quali la previsione di spazi più vivibili, dedicati a lavoro, benessere e sport. Poi l’analisi si sposta sulla sensorialità degli ambienti e sulla diversa percezione post-Covid. Infatti il mondo del touch, anche per la paura del contagio, è andato in forte crisi dopo il 2020, lasciando spazio a tecnologie più innovative. E sempre in tema di sensorialità si inseriscono i podcast o le nuove piattaforme di streaming come twitch, strumenti che la GenZ sembra prediligere rispetto a programmi più tradizionali.

Dalla sensorialità il report passa ad affrontare il cosiddetto OOH (Out Of Home), cioè come sia oggi percepito e vissuto tutto l’universo di relazioni e spazi fuori dall’ambiente domestico. Come, ad esempio, scuole università e lavoro, dove la realtà mista ha preso il posto di quella fisica e dove la AI si sta atteggiando come vero e proprio assistente virtuale nella vita di tutti i giorni. Il report, infatti, riporta che la generazione alfa, composta dai nati dopo il 2010, è la prima generazione che non conosce distinzione tra mondo fisico e mondo virtuale: più consapevole nelle scelte sostenibili, più attenta all’inclusione e alla multiculturalità, la rete è la loro principale fonte di informazioni e relazioni.

Il cambiamento sociale dell’abitare

Gli ultimi due capitoli affrontano il tema del design biofilico, inteso come scelte architettoniche sostenibili e confacenti al nuovo modello di società, arredamento e materiali e quello della mobilità, che si pone come fulcro innovativo degli ultimi anni, dove il trasporto su ruote continua a fare da padrone ma con un occhio sempre più attento a risparmio energetico e rispetto dell’ambiente che ci circonda.

Il report è stato strutturato secondo il framework dell’Arcipelago, uno strumento con il quale è possibile visualizzare il processo di analisi di un argomento di partenza, da articolare in sei temi a esso relativi e poi, ciascuno di questi, in altri sei sotto-temi e case study. Le sei macro aree, che successivamente si suddividono in sei temi ciascuna, sono la casa, la mobilità, la famiglia, il design biofilico, la sensorialità e tutte quelle esperienze che possiamo definire non casa.

“Il nostro metodo arcipelago consente di analizzare a fondo le varie attività umane negli spostamenti quotidiani e focalizzarci sulle singole abitudini. Accelerando dei trend già presenti in alcuni contesti, la pandemia ha reso evidente il cambiamento sociale dell’abitare: la nuova casa ibrida ha accentrato un numero sempre maggiore di funzioni ed è diventata luogo di lavoro, centro ricreativo, palestra e altro ancora. Il modo stesso di vivere la casa, insomma, è mutato profondamente: più presente, contemplativo. Oggi studiare le relazioni tra l’uomo e l’ambiente che lo circonda significa indagare una serie di tematiche che influenzeranno lo sviluppo del mercato, in modo da poter disegnare nuovi scenari futuri e, di conseguenza, nuovi concept che andranno ad arricchire la proposta del Gruppo Everel”, ha sottolineato Giovanni Carrer, Project Leader di Strategy Innovation, che con il team di E-Lab ha redatto il report.

 

Questo articolo è stato realizzato dalla redazione di STAMPA FINANZIARIA.IT

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