Circular Economy Manager. Nascita di una professione che cambierà le regole

La copertina del libro “Circular Economy Manager”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cos’è il Circular Economy Manager? Di cosa si occupa? Come lo si diventa? E, soprattutto, dove se ne può trovare uno?

A leggere “Circular Economy Manager. Nascita di una professione che cambierà le regole” (Hoepli, 2023), la domanda chiave sembra essere l’ultima, perché questi professionisti sul mercato non si trovano e non si sa nemmeno bene come nascano, date le tante strade che devono incrociarsi per farne uno.

Un mansionario per i Circular Economy Manager?

Basta guardare le biografie dei Circular Economy Manager citati nel libro, da Bmw a Cisco a Enel X: chi viene dall’ingegneria, chi dal controllo di gestione, chi dalle vendite. Sembra di scoprire uno spazio vergine in un territorio, quello dell’organizzazione aziendale, sempre pronto a incasellare qualunque profilo in un mansionario. Bene, il mansionario del Cem (perché in azienda contano gli acronimi) ancora non c’è e sarà anche difficile realizzarlo a breve, dato che il passaggio dalla sostenibilità alla circolarità coinvolge ogni singola risorsa dell’impresa, all’interno e all’esterno, e non c’è ancora una ricetta per farlo. Questi libro, però, è un buon viatico. Scritto da un vero Circular Economy Manager, Nicola Tagliaferro, e da uno studioso di sostenibilità, Andrea Geremicca, è un ottimo manuale sia per chi si affaccia al mondo del lavoro – e per i giovani la sensibilità green è “embedded” – sia per chi è già dentro e si sta facendo qualche domanda sulle possibili connessioni tra gli inverni senza neve e la propria routine lavorativa. E magari sulle proprie prospettive di carriera.

Dall’economia lineare all’economia circolare

Il libro parte da un inquadramento del tema della sostenibilità, usando anche un interessante parallelo con la famosa truffa finanziaria nota come schema Ponzi, ed entra poi nel problema chiave del nostro sistema economico e sociale: il passaggio, inevitabile, dall’economia lineare, basata sulla crescita continua dei consumi, a quella circolare, che deve tenere in equilibrio produzione e risorse (sempre meno) disponibili. Segnale le strade che molte imprese hanno intrapreso per spostarsi verso il nuovo paradigma della circolarità e tenere insieme crescita e controllo delle risorse, in termini di risparmio, riutilizzo, riduzione degli scarti: dall’impiego crescente di materiali riciclati alla sharing economy, dalla servitizzazione (product as a service) all’allungamento della vita dei prodotti.

Poi si comincia a sgrossare il profilo del Cem, a partire da come si differenzia, per esempio, dal Sustainability Manager, e si entra nel vivo dei requisiti (“le 10 abilità chiave del Cem”) e degli ostacoli: perché una funzione così fluida e pervasiva non può non suscitare qualche attrito, qualche incomprensione, qualche scetticismo. Come diceva Paolo Conte: fuori piove, è un mondo freddo. Quindi prepariamoci: perché dovremo essere tutti un po’ Cem, ma per farlo come mestiere serviranno umiltà e capacità di negoziare il proprio ruolo giorno per giorno. Oltre a creatività e audacia, che fanno pendere la bilancia a favore dei più giovani e dei loro sogni, perché “chi riesce a vedere se stesso nel ruolo di Circular Economy Manager probabilmente è pronto a diventarlo”.

Andrea Geremicca, Nicola Tagliaferro, Circular Economy Manager. Nascita di una professione che cambierà le regole, Hoepli, 2023, pp. 147, € 22,90.

 

Questo articolo è stato realizzato dalla redazione di STAMPA FINANZIARIA.IT

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