FIMAA plaude alla decisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti di varare una norma per favorire la regolarizzazione delle lievi difformità edilizie, annunciata ieri nel corso del terzo incontro sul Piano Casa a cui la Federazione ha preso parte. È fuorviante bollare la misura come un mini-condono. Questa previsione raccoglie alcune delle richieste formulate dalla FIMAA, che più volte ha evidenziato la necessità di semplificare l’iter burocratico per correggere le lievi difformità, e favorire in questo modo la compravendita degli immobili.
La nuova norma del Piano casa
Alle associazioni di categoria riunite ieri al MIT, il Ministro Salvini ha annunciato l’imminente approdo in Consiglio dei Ministri di un decreto-legge contenente alcune misure volte a regolarizzare le lievi difformità edilizie, ovvero quelle meramente formali, quelle riguardanti singole unità immobiliari – come la costruzione o la rimozione di un tramezzo – o quelle riguardanti interventi che potevano essere sanati all’epoca in cui vennero realizzati. Tra le disposizioni inserite nel decreto-legge, illustrato dalla Consigliera Elena Griglio, anche diverse misure proposte nelle scorse settimane dalla Federazione, come quelle volte ad agevolare i cambi di destinazione d’uso.
“Sono difformità che caratterizzano la maggior parte del nostro patrimonio immobiliare – commenta Santino Taverna, Presidente di FIMAA Italia – e spesso rallentano le operazioni di compravendita, in alcuni casi arrivando addirittura a comprometterla. Per questo la FIMAA da tempo chiede di rimuovere quelli che, alla fine, sono solamente degli ostacoli burocratici e non può che salutare con favore la decisione del Ministro Salvini di intervenire sul tema”.
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Questo articolo è stato realizzato dalla redazione di STAMPA FINANZIARIA.IT
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