La visita di Giorgetti allo stabilimento Nordmeccanica

La visita di Giorgetti allo stabilimento Nordmeccanica

 

 

 

 

 

 

Proposto da: Nordmeccanica

«Sostenibilità sì, ma serve anche il genio, la creatività, la capacità di assecondare il processo di transizione. Un passaggio che richiede tempo, però fin quando le imprese riescono ad aggiornarsi e stare al passo o concepire prodotti come questi, che funzionano per l’oggi e per il domani, abbiamo fiducia». Sono le parole del Ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, durante la visita del 25 giugno 2021 nel distretto del packaging di Piacenza.

Il ministro ha visitato, in particolare, lo stabilimento di Nordmeccanica, che a Piacenza impiega 300 persone in tre stabilimenti, che si affiancano a quelli di Shanghai, in Cina, e New York, negli Stati Uniti. L’incontro è avvenuto in occasione della presentazione in live streaming via satellite dei nuovi macchinari che permettono di realizzare fogli per gli imballaggi in materiali diversi – pellicola, carta, simil-alluminio ­– riciclabili e a basso consumo energetico, destinati ai maggiori produttori mondiali di buste alimentari e blister farmaceutici. L’evento si è svolto in diretta via satellite con 60 Paesi e quasi 1.000 aziende clienti collegate da ogni parte del mondo.

Packaging e sostenibilità

Il packaging rappresenta la prima linea nella battaglia per la sostenibilità, perché deve conciliare la protezione degli alimenti da possibili contaminazioni esterne con la protezione dell’ambiente. Lo spiega bene Antonio Cerciello, presidente di Nordmeccanica: «La pandemia ha esasperato la domanda di sicurezza per gli imballaggi alimentari, spostando sempre di più i consumi dai cibi sfusi a quelli confezionati: un fenomeno evidente soprattutto nelle aree densamente popolate dell’Asia, che però può avere un impatto rilevante sull’ambiente. Per questo, ormai tutti i nostri investimenti in ricerca e sviluppo sono concentrati sulle innovazioni che possono favorire il riciclo e il compostaggio del packaging alimentare».

Proprio per vedere da vicino come si evolve la tecnologia del packaging verso la sostenibilità, il Ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, ha voluto visitare gli impianti della società a Piacenza: «Non c’è sviluppo senza imprenditori in carne e ossa, di quelli con cui i dipendenti possono confrontarsi», ha detto Giorgetti. «Vogliamo tutti un mondo più verde ed ecologico, ma serve anche il genio, la creatività, la capacità di assecondare questo processo. Il processo di transizione richiede tempo e ha anche qualche costo da pagare, però fin quando le imprese riescono ad aggiornarsi e stare al passo o concepire prodotti come questi che funzionano per l’oggi e il domani abbiamo fiducia. Servono imprenditori volonterosi e capaci e governi in grado di regolare il processo e portarlo nella giusta direzione».

«La presenza del Ministro Giorgetti presso i nostri stabilimenti è stato un onore e un riconoscimento del nostro impegno per evolvere la tecnologia degli imballaggi in una direzione sempre più compatibile con le esigenze di tutela dell’ambiente», ha detto Cerciello a margine dell’incontro. «Del resto è proprio grazie agli investimenti in nuove tecnologie e soluzioni sostenibili che siamo riusciti fronteggiare la concorrenza internazionale, soprattutto da parte delle imprese tedesche, e a raggiungere una quota di mercato mondiale superiore al 60%, partnership tecnologiche con colossi internazionali del calibro di Henkel, Siemens, Dow, Amcor».

Nordmeccanica, una storia green

Nordmeccanica opera già dagli anni 2000 in una logica di Industria 4.0 e in conformità con le stringenti specifiche ambientali richieste dalla Cina, che rappresenta il maggior mercato mondiale per il packaging flessibile. Essere stati tra i primi a investire sulla riduzione di impatto ambientale ha permesso all’azienda di conquistare spazi di mercato crescenti in Cina, India e nei Paesi del Sud Est asiatico, a scapito soprattutto dei concorrenti tedeschi, e ha issato Nordmeccanica al primo posto del settore, con una quota di mercato mondiale superiore al 60%.

Risale al 2018, l’installazione presso il produttore Coveme di Gorizia del primo impianto per l’imballaggio flessibile gestito tramite realtà aumentata, realizzato da Nordmeccanica in collaborazione con Siemens, che ha anche arruolato la società nel progetto MindSphere World Italia, che coinvolge 17 imprese con funzione di tutor per estendere l’ecosistema 4.0 alle imprese italiane e trasformare in conoscenza e informazioni i dati prodotti da stabilimenti, impianti, infrastrutture, macchine o linee produttive. Mentre l’operatività durante la pandemia è stata garantita dai sistemi di assistenza da remoto, messi a punto negli ultimi anni sempre in partnership con Siemens.

Tra i sistemi presentati nell’evento in diretta via satellite del 25 maggio, ci sono le macchine per gli imballaggi flessibili tradizionali, capaci di assemblare fino a tre strati di pellicole plastiche in un unico passaggio, senza impiegare solventi e abbattendo dell’80% il consumo di energia elettrica e del 50% i tempi di lavorazione e la produzione di scarti. Per quanto riguarda invece le cosiddette macchine metallizzatrici, Nordmeccanica è in grado di produrre pellicole in bobina in simil-alluminio, grazie all’applicazione di vapori di alluminio sui materiali da imballaggio. Attraverso questo trattamento, si ottengono pellicole con valori di protezione dalla luce e dall’ossidazione comparabili con quelli dell’alluminio, ma totalmente riciclabili o compostabili, in funzione del supporto utilizzato, a differenza delle confezioni che contengono alluminio accoppiato ad altri materiali, che devono essere smaltite in discarica o negli inceneritori.

 

Questo articolo è stato realizzato dalla redazione di STAMPA FINANZIARIA.IT

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