Un potenziale recupero di Bitcoin resta possibile nel 2025 Un potenziale recupero di Bitcoin resta possibile nel 2025

Le criptovalute al tempo di Donald Trump

Il Bitcoin ha sofferto dopo l’annuncio dei dazi di Donald Trump, ma era già successo in passato e un potenziale di recupero resta possibile nel 2025.

Nel 2025 il mercato delle criptovalute, in particolare Bitcoin, ha mostrato inizialmente segni di ripresa. Dopo un periodo di correzione, Bitcoin ha superato la soglia dei 93.000 dollari, avvicinandosi nuovamente al livello psicologico dei 100.000 dollari. Questo rally di inizio anno è stato alimentato dall’ottimismo generale sui mercati finanziari e dalla debolezza del dollaro statunitense, che ha spinto gli investitori verso asset alternativi come le criptovalute.​

Tuttavia, l’annuncio di dazi da parte di Donald Trump ha avuto un impatto negativo sul mercato. Quando a inizio febbraio Trump ha dichiarato l’intenzione di imporre tariffe del 25% su importazioni da Canada e Messico e del 10% su quelle dalla Cina, c’è stata una reazione a catena, con Bitcoin che è sceso sotto i 93.000 dollari, registrando una perdita dell’8% in un solo giorno. La paura di un’escalation commerciale ha aumentato la domanda di dollari, mettendo sotto pressione gli asset più rischiosi come le criptovalute.​

Il crollo di Bitcoin

A inizio aprile Bitcoin è crollato fino a circa 77.000 dollari, dopo l’effettiva implementazione dei dazi da parte di Donald Trump. Successivamente, la sospensione temporanea dei dazi annunciata dal presidente statunitense ha portato a una ripresa dei mercati. Il 9 aprile 2025, Trump ha dichiarato una pausa di 90 giorni sulle tariffe, suscitando un rally nei mercati a rischio. Bitcoin è risalito da circa 77.000 dollari a 83.000 dollari, mentre le azioni di società legate alle criptovalute hanno registrato guadagni significativi.

Oggi la volatilità nel comparto delle criptovalute rimane elevata. Oltre ai dazi introdotti e poi sospesi, un altro elemento decisivo ha a che fare con la violazione della sicurezza dell’exchange Bybit, che ha portato alla più grande rapina di criptovalute mai registrata. Questa violazione ha rotto la fiducia degli investitori nel mercato degli asset digitali. C’è poi da tenere in considerazione il tema dei deflussi di Bitcoin Etf. Le incertezze politiche riguardo a essi hanno innescato un aumento dei prelievi, che aggiungono pressione al ribasso sui valori dei prezzi di Bitcoin a causa dell’instabilità generale del mercato.

Segnali di ripresa?

Come sottolinea però l’ufficio studi dell’exchange di cripto valute CoinEx, Bitcoin ha sperimentato in passato un completo recupero dai suoi maggiori cali di prezzo. E grazie alla maturità dell’ambiente di mercato, un potenziale recupero diventa possibile nel 2025, poiché le istituzioni mostrano un maggiore interesse e le autorità di regolamentazione forniscono indicazioni più chiare.

Altre notizie dal mondo delle criptovalute

Binance ha annunciato la cessazione del trading spot di Tether (USDT) nello Spazio economico europeo per conformarsi alle nuove direttive introdotte dal regolamento europeo MiCA.

– Gabriel Debach, analista di mercato di eToro, in un’intervista a FirstOnline ha evidenziato che i crolli di borsa dopo l’imposizione dei dazi da parte di Donald Trump potrebbero nascondere anche buone opportunità di mercato.

– Il team dell’exchange italiano Cryptosmart ha rilasciato un’intervista a Cryptonomist dove, tra le altre cose, ha sottolineato che oggi gran parte dei fondi dei cittadini italiani si trovano su exchange esteri e l’Italia deve sapersi dotarsi di un ambiente normativo, infrastrutturale e culturale capace di trattenere gli asset all’interno dei confini nazionali.

Kraken ha stretto una partnership con Mastercard per consentire ai clienti dell’exchange di pagare con criptovalute presso oltre 150 milioni di commercianti in tutta Europa, incluso il Regno Unito.

Bit2Me ha rivelato che tra il 2023 e il 2024 ha impedito tentativi di frode ai danni degli utenti per un valore complessivo di 4,4 milioni di euro.

Bitget ha presentato un’indagine che ha rivelato che il 46% degli utenti intervistati predilige i pagamenti crypto per la loro rapidità, mentre il 37% indica i rischi di sicurezza come principale ostacolo.