Amministratori delegati che saltano causa greenwashing (è successo per Dws, società del gruppo Deutsche Bank), valutazioni poco comprensibili (vedi Tesla estromessa dall’indice azionario Esg delle prime 500 aziende americane, in cui mantiene un peso rilevante una società petrolifera come Exxon), battaglie tra azionisti sulla sostenibilità, i profitti, gli stipendi dei manager (vedi polemiche sul compenso dell’amministratore delegato di Stellantis).
Il tema della sostenibilità, che per lungo tempo ha faticato a farsi spazio, negli ultimi tre anni è esploso, investendo le imprese, la finanza, i regolatori, la comunicazione, e trovandoli spesso impreparati, come dimostra il recentissimo impegno dell’autorità Usa per il controllo sulle borse, la Sec, per fissare paletti più rigidi alla cosiddetta finanza verde.
La sostenibilità è qui per restare
Perché, in fondo, la sostenibilità non è una legge, ma un paradigma, scrive Aldo Bolognini Cobianchi nella presentazione del suo libro “Comunicare la sostenibilità. Oltre il greenwashing”. Un paradigma destinato a ridefinire l’economia, la finanza e le relazioni internazionali, al di là dei cataclismi, come l’inimmaginabile invasione russa in Ucraina.
Ma se il tema della sostenibilità è qui per restare, allora è indispensabile dotarsi di una mappa che consenta di navigare in queste acque evitando gli scogli. E questo è ciò che fa il libro: fornire un quadro di riferimento e una dotazione di strumenti indispensabili per chi voglia approfondire lo stato dell’arte della sostenibilità, dal punto di vista storico, normativo, degli strumenti e della comunicazione, intesa nel senso più ampio del termine: comunicazione di bilancio, rendicontazione non finanziaria, relazioni con gli stakeholder, relazioni con la stampa, immagine pubblica.
Se l’insieme delle problematiche comunicative è centrale per comprendere i rischi reputazionali legati agli scostamenti tra dichiarazioni d’intenti e comportamenti reali (greenwashing), i diversi tasselli del libro sono tutti fondamentali per acquisire una conoscenza di merito della questione sostenibilità.
Da Seveso a Greta Thunberg
Per esempio, senza un excursus storico e normativo, si fatica a collegare Greta Thunberg a Seveso o all’esplosione delle malattie da smog negli anni ‘50, giusto per non tornare troppo indietro nel tempo, come fa il libro. E anche a distinguere termini e concetti che possiamo considerare sinonimi soltanto finché decidiamo di restare spettatori: perché se invece vogliamo prendere la parola, dobbiamo essere esatti riguardo la sostenibilità e la filantropia, i codici deontologici e le certificazioni verdi, la finanza etica e le B-corp.
Alla fine del libro, l’autore, che è un giornalista economico, lascia la parola ai comunicatori, con dieci testimonianze sulla sostenibilità in azienda, da Banca Generali a Bmw, da Autogrill alla Bocconi. I racconti risultano un po’ patinati, ma dimostrano quanto sia importante, per le imprese trainanti, collocarsi sulla frontiera della sostenibilità, con obiettivi ambiziosi. Un chiaro segnale di quanto sia diventato rilevante questo tipo di posizionamento: poi starà alle singole imprese decidere se investire sul tema o restare alla finestra.
Aldo Bolognini Cobianchi, Comunicare la sostenibilità. Oltre il Greenwashing, pp. 256, € 22, Hoepli, 2022.
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Questo articolo è stato realizzato dalla redazione di STAMPA FINANZIARIA.IT
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