Nel libro Soffitti di cristallo, radici d’acciaio, nove donne di successo raccontano le strategie per sopravvivere al maschilismo aziendale. Nel libro Soffitti di cristallo, radici d’acciaio, nove donne di successo raccontano le strategie per sopravvivere al maschilismo aziendale.

Nove ricette per rompere il soffitto di cristallo

Andare controcorrente, imparare dagli errori, smontare i modelli organizzativi rigidi, cambiare restando se stesse: nel libro “Soffitti di cristallo, radici d’acciaio”, nove donne di successo raccontano le strategie per sopravvivere al maschilismo aziendale.

Per prima cosa va spiegato il titolo: Soffitti di cristallo, radici d’acciaio (Il Sole 24 Ore, 2025). I soffitti sono quelli ampiamente mandati in frantumi dalle imprenditrici e manager che si raccontano nel libro, fornendo una bella serie di modelli di successo al femminile. Mentre le radici rimandano al progetto di empowerment femminile nel settore siderurgico (dove le donne sono appena il 5% degli occupati) “Acciaio al Femminile”, da cui il libro è nato.

Ispirazione e guida al cambiamento

Le protagoniste del libro sono tutte piuttosto note, per i ruoli che ricoprono, i libri che hanno scritto, i successi che hanno ottenuto, ma il mix di provenienze ed esperienze rende il libro interessante sotto almeno due profili. Il primo è quello ispirazionale (i cv delle donne intervistate sono impressionanti) per chi si affaccia o comunque si confronta attivamente col mondo del lavoro: donne in primis, ovviamente, ma anche uomini, data l’originalità di molte posizioni. Il secondo è la guida al cambiamento: un cambiamento che è già in atto e che i modelli di leadership femminile affrontano in modo quasi sempre laterale, inedito e creativo. Anche a causa dei pregiudizi che le donne devono superare.

Questo è un filo rosso che torna nelle interviste e potremmo definirlo il test di ammissione. Ci sono anche donne giovani, c’è il riconoscimento dei passi avanti fatti negli anni, ma c’è sempre pure la necessità di qualificarsi quando una donna presiede una riunione, di giustificare la presenza a un tavolo di maschi, di affrontare le battute da caserma. Ancora. E non su un campo di calcio, ma magari in un CdA. “Bisogna lasciar correre, perché quando si iniziano a risolvere i problemi gli interlocutori cambiano atteggiamento”, dice Cristiana Scelza, Executive Vice President di Prysmian e Presidente di Valore D. Bene ma non benissimo leggere cose così nel 2025.

Da grande farai la segretaria, la moglie e la mamma

Tuttavia non ci sono rivendicazioni, ci sono gli spazi conquistati e il metodo seguito. Del resto nessuna di loro è “Mai stata femminista”, come dice Marina Salamon, imprenditrice molto nota. Hanno solo sgomitato per farsi spazio nelle aziende e per farne per le altre donne. Contrastando l’ordine costituito, a partire dall’organizzazione gerarchica delle imprese, e favorendo invece la flessibilità, il lavoro di squadra finalizzato a far crescere tutta la squadra e tutelando sempre la separazione tra lavoro e persona (“Io non sono il mio ruolo”, rivendica Claudia Parzani, presidente di Borsa Italiana). Ribellandosi (“Da grande farai la segretaria, la moglie e la mamma”: questo il destino preparato per Amalia Ercoli Finzi, punta di diamante dell’Ente spaziale europeo). Imparando dagli errori (“All’inizio scimmiottavo i modelli di leadership che avevo visto prima di me”, Barbara Cominelli, Ceo di JLL Italia). Studiando il doppio dei colleghi o, quantomeno, con l’ambizione di non smettere mai di apprendere cose nuove (tutte). Mettendo in atto strategie per mantenere il controllo sulle priorità che cambiano (bellissima la metafora del giocoliere di Cristina Scocchia, Ceo di Illycaffè,che associa a ogni posizione della pallina una strategia diversa). Valorizzando le competenze che gli uomini di solito non vedono, come ha fatto Riccarda Zezza, demansionata dopo la maternità, si è inventata una start up di education technology, Lifeed, che consente di mettere a sistema tutti i talenti delle persone, anche quelli nascosti, e tutte le loro esperienze. Ci ha anche scritto un libro dal titolo significativo: “La maternità è un master che rende più forti uomini e donne”.

Nomi e storie da conoscere

Qui tutti i nomi delle protagoniste del libro: Amalia Ercoli Finzi ed Elvina Finzi, madre e figlia entrambe scienziate di fama internazionale, Claudia Parzani, presidente di Borsa Italiana, Cristina Scocchia, Ceo di Illycaffè,  Riccarda Zezza, fondatrice di LIFEED, Cristiana Scelza, Executive Vice President di Prysmian, Marina Salamon, imprenditrice, e Barbara Cominelli, Ceo di JLL Italia. Con due aggiunte: Emma Marcegaglia, prima presidente donna di Confindustria, che firma la prefazione con Paolo Bricco (Sole 24 Ore), e la bisnonna di quest’ultimo, Fiorina, ostetrica e levatrice nei primi anni del ‘900.

Francesca Morandi, Silvia Pagliuca, Soffitti di cristallo, radici d’acciaio. Nove storie sulla forza e il coraggio delle donne nell’impresa e nella società, Il Sole 24 Ore, 2025, 140 pagine, € 16,90.