Quasi il 90% dei giornalisti considera il comunicato stampa uno strumento fondamentale per svolgere il proprio lavoro e per la stesura degli articoli. Tuttavia, quattro comunicati su cinque finiscono nel cestino. È quanto risulta dall’indagine The Eye of Journalists on Pr, realizzata da Mediaddress e L’Eco della stampa, per analizzare lo stato della relazione fra chi fa i giornali e chi cura l’ufficio stampa per aziende private, enti pubblici e associazioni.
400 interviste in tutta Italia
L’indagine, realizzata tra il 2023 e il 2024, ha coinvolto oltre 400 giornalisti in tutta Italia e testimonia il valore della relazione tra giornalisti e ufficio stampi in termini di reciproco interesse. In particolare, i giornalisti hanno confermato l’utilità delle comunicazioni che arrivano dagli uffici stampa e dalle varie agenzie specializzate per poter lavorare in maniera più accurata, veloce, affidabile. Al tempo stesso, l’ufficio stampa ha bisogno di far arrivare i propri contenuti al pubblico dei media e può farlo soltanto attraverso il lavoro dei giornalisti.
Dal punto di vista quantitativo, il primo dato che emerge dall’indagine è che il comunicato diramato dall’ufficio stampa per diffondere le notizie sui propri clienti è considerato una fonte attendibile dall’82,2% dei giornalisti, mentre sale all’89,6% la quota degli intervistati che dichiara di utilizzare comunemente i comunicati stampa per scrivere i propri articoli.
L’80% dei comunicati stampa rischia il cestino
Nonostante ciò, i giornalisti lamentano una eccessiva quantità di comunicazione da parte degli uffici stampa: oltre il 90% degli intervistati riceve ogni giorno più di dieci comunicati stampa, mentre il 40% ne riceve addirittura più di 50 al giorno. Di conseguenza, quattro comunicati su cinque vengono cestinati dopo una rapida lettura, principalmente a causa della mancanza di interesse e della scarsità di informazioni originali, come sottolinea l’83% del campione.
Il tallone d’Achille dei comunicati stampa sembra essere la qualità dei contenuti: soltanto il 6% degli intervistati, infatti, li giudica “molto esaustivi” e cioè ben scritti, ben strutturati, sintetici, ricchi di dati e notizie inediti, privi di riferimenti promozionali e arricchiti con fotografie e grafici. Un rilievo importante per tutti coloro che si occupano di ufficio stampa, perché conferma l’importanza dell’accuratezza e della completezza delle informazioni, di uno stile di scrittura giornalistico e di una precisa conoscenza delle specializzazioni e degli interessi dei singoli giornalisti.
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