Wall street

Per Lemanik altri 6-12 mesi di “bull market”

“L’S&P 500 quota a un multiplo di 20x gli utili 2024 e l’S&P 500 Equalweight è leggermente più economico, approssimativamente a 17x. Tali livelli di valutazione non sono economici. Tuttavia, riteniamo che utili societari in crescita e graduale progresso sul fronte inflazionario porteranno a un rialzo moderato delle azioni durante i prossimi 6-12 mesi”. È la view di Filippo Garbarino, gestore del fondo Lemanik Global Equity Opportunities.

Il contesto macro

Dall’inizio dell’anno, il rendimento del bond governativo decennale Usa è aumentato di circa 60bps. Inoltre, il mercato è passato da scontare sei tagli dei tassi di interesse della Federal Reserve (per un totale di 150 bps) entro fine anno, a soli due tagli (per un totale di 50bps). Tale evoluzione dei tassi di interesse è collegata alla maggiore evidenza di un’inflazione persistente, soprattutto negli Usa. Inflazione più alta significa tassi di interesse più alti, che a sua volta implicano prezzi delle azioni più bassi.
“Continuiamo a ritenere che lo scenario macroeconomico per i mercati azionari sia relativamente favorevole”, sottolinea Garbarino. L’inflazione ha notevolmente rallentato (da un massimo del 9.1% al 3.5% negli Usa). Attualmente si stima che i tassi di interesse siano sufficientemente restrittivi da assicurare una graduale convergenza dell’inflazione verso il target del 2%. Pertanto, è estremamente probabile che sia la Fed che la Bce inizino a tagliare i tassi durante l’anno in corso, con la Bce a muoversi per prima. L’economia Usa rimane in buona salute, come evidenziato dai recenti dati economici. Inoltre, le società Usa hanno riportato utili in forte crescita nel primo trimestre del 2024.

Su cosa puntare in portafoglio

“In questo contesto, a livello settoriale il portafoglio non ha banche e petroliferi, settori considerati troppo rischiosi”, continua Garbarino. “Il portafoglio è sovrappeso sul settore Diversified financials (per esempio, Visa, Mastercard, Moodys, S&P Global, MSCI), industriale e chimico. I settori sanità e beni di consumo sono leggermente sovrappesati mentre i tecnologici sono sottopesati, con nessuna esposizione sul settore hardware”.